Perché non partire dalla Scuola per riscoprire un legame sociale che faccia sperimentare la comune appartenenza alla comunità umana? Perché non pensare la scuola come ambiente “relazionale” capace di integrare emozioni, sentimenti con valutazioni e misurazioni.
Forse anche la scuola possiede un emisfero sinistro, razionale e analitico, e un emisfero destro, capace di emozionarsi, e operare sintesi non lineari. Se anche la scuola possiede fasci nervosi che connettono persone, idee, generazioni, sembra urgente una rinnovata e inedita capacità di legame da parte degli adulti nei confronti degli studenti, degli studenti tra di loro e di tutti con l’ambiente circostante.
Questa scuola che insegnerebbe ad integrare caos e controllo, imprevedibilità e certezza, diventerebbe un ambiente educativo pregnante e uno spazio simbolico in cui costruire significati. Crediamo che “pregnanza” e “significatività” siano costrutti che vadano riportati al centro del dibattito educativo e scolastico.